Attaccamento e disillusione

Strazio del lunedì prima dello Star Wars day.

Trigger alert.

Mi dispiace vedere quanto i discorsi sul rapporto tra Padme e Ani abbiano sollevato non solo polemiche (Perché quelle le si ignora) ma anche turbamenti veri in alcuni.

Però queste emozioni a mio avviso sono proprio parte integrante della storia.

Episodio 1: La disillusione di vedere che la gloriosa Repubblica tollera il commercio degli schiavi (Voglio sperare che nell’Alta Repubblica non fosse così)

Episodio 2: vediamo già i primi segnali di allarme sia riguardo l’ordine dei Jedi sia riguardo la personalità di Ani.

Episodio 3: qui è lui stesso il protagonista della disillusione più nera, da tutti i punti di vista

Ideologico/etico : sceglie il male, uccide
i bambini, sceglie consapevolmente la dittatura tradendo la democrazia e tenta di uccidere sua moglie e il suo maestro.

Amicale/fraterno: si rivolta contro Obi-Wan, che pur sapendo che lui era sposato ha fatto di tutto per cercare di aiutarlo volendogli bene come un fratello.
Ani gli è contro non solo come Jedi ma proprio a livello personale.
Già per Obi-Wan infatti è stata veramente dura.

Tra parentesi questo suo attaccamento per Ani secondo me ha reso Kenobi meno valido come maestro e questo è forse l’unico difetto che trovo nel personaggio, che per tutto il resto adoro.
Infatti anche qui contesto all’ordine dei Jedi il non aver insegnato a gestire l’attaccamento. Si sono limitati a proibirlo ignorando il fatto che si tratta di un bisogno primario.
Se così non avessero fatto i problemi di Anakin sarebbero stati probabilmente abbastanza risolvibili fin dall’infanzia. Aveva bisogno di aiuto e non l’ha ricevuto.
Di nuovo ripongo grandi speranze nell’Alta Repubblica.

Amore : dopo avere tradito tutto e abbandonato tutto per l’illusione della possibilità di salvare sua moglie da un pericolo peraltro ipotetico ed onirico, quando lei dice giustamente ed ovviamente che non vuole tutto questo, lui si arrabbia e la strangola.

Faccio notare che lei, in modo disperato e già piuttosto assurdo, gli aveva proposto ancora di scappare insieme e crescere il loro bambino ” finché ancora possiamo”.
Anche se è ovvio che è tardi perché lui ha già ucciso i piccoli Jedi.
Ma lei è talmente disperata , lo ama e sente di non riuscire a stare senza di lui, che glielo chiede lo stesso.
E lui dice no! Lui sceglie il potere e le propone di tradire l’imperatore e governare insieme, come anni dopo proporrà a suo figlio. Al suo rifiuto si rivolta contro colei per cui dice di aver fatto tutto quanto.

A questo punto la poveretta non ha più nessuna scusa, nessun possibile appiglio per illudersi e le crolla tutto addosso, suo marito poi ci mette il carico da undici perché tenta anche di ucciderla.
Lo strangolamento sicuramente non le ha fatto bene ma si lascia proprio morire per il dolore, per la tremenda delusione e disillusione. (esiste davvero e si chiama sindrome del cuore infranto)
Perché lei i segnali d’allarme li aveva visti benissimo, è una donna in gamba, ma ha scelto irrazionalmente di ignorarli perché il resto della storia era tanto bello tanto carino e tanto romantico e lei non voleva proprio rinunciarvi.
Credeva di non potere vivere senza di lui.

Ha rischiato tutto per questa relazione, ha investito tutto e ha continuato ostinatamente a sperare per il bene fino a quando non è stato troppo tardi.
È stata clamorosamente e dolorosissimamente smentita dall’evidenza dei fatti.
Non le è bastato nemmeno vedere la registrazione del marito che uccideva dei bambini per desistere, ma ha dovuto sentirlo dalla sua viva voce e subire un tentato omicidio per ammettere con sé stessa che si era davvero volto al male.
E che no, non potevano stare insieme lo stesso.

Per fortuna i suoi principi ed i suoi ideali sono incrollabili e non vengono scalfiti nemmeno dal suo amore disperato.
Davanti alla dittatura lei dice fermamente NO.
Sceglie la democrazia e mai il male, per quanto questo possa essere conveniente o addirittura apparire l’unica strada.
Stima per la Senatrice e W l’Alleanza Ribelle, l’ho detto che è in gamba.
Riesce a rimanere a se stessa e a non annullarsi.

Ora, quando a voi dispiace sentire questi discorsi e ci rimanete male, considerate che il vostro turbamento è forse circa un milionesimo del dolore di Padme in quel momento.
Lei è un personaggio immaginario. Ma quelle sue lacrime sono la rappresentazione di tante e tante lacrime reali, piante da persone reali.
L’unica cosa buona che può venire da tanto male è e di essere ammaestramento per il futuro, affinché un simile male non si ripeta più.
La grandezza delle storie come Guerre Stellari sta anche in questo.

Guardare la realtà senza lasciarsi infinocchiare dai propri stessi desideri di essere illusi che vada tutto bene.
Scegliere in modo lucido, anche se è davvero dura.

Senza perdere la speranza.
Perché SW questo ci insegna.
Infatti Padme e poi Luke alla fine avevano ragione!

Il buono c’era. Certo.
Ma tutto il resto non andava ignorato.
E l’Amore non sempre basta.

OB1

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